Quali sono le origini del tiramisù?

Il tiramisù è uno dei dolci italiani più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo; per la semplicità di realizzazione e l’essenzialità degli ingredienti, (biscotti, uova freschissime, mascarpone, cacao, caffè) si presta molto bene ad essere preparato a casa come dolce dessert di fine pasto. Forse proprio per questa semplicità di ingredienti la sua origine resta ancora avvolta nel mistero.
Come per molti piatti tipici della nostra tradizione risalire alle origini e alla paternità di questo squisito dolce non è affatto facile, molte infatti sono le rivendicazioni.
Le fonti storiche fino ad oggi concordano sul luogo di origine del Tiramisù: il Nord Est dell’Italia dove è conteso tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Come vedremo però sono ancora molti i dubbi circa la data, il luogo e l’ideatore del dolce italiano più conosciuto e apprezzato al mondo.
Iniziamo con il ristorante “Alle Beccherie” di Treviso che viene citato dal famoso critico enogastronomico di Treviso Giuseppe Maffioli (detto Bepi) nel 1981 come luogo di nascita del Tiramisù e la paternità viene attribuita al cuoco Roberto Linguanotto che nel 1970 per “tirare su” la proprietaria del ristorante Ada Campeol dopo il parto aveva creato il dolce ispirandosi al classico “sbatudin” composto da uova sbattute e caffè.
Sempre a Treviso un altro ristorante, Al Camin, si contende la paternità del dolce. Il titolare del ristorante racconta infatti che la madre Speranza Bon già nel 1954 aveva creato la coppa imperiale e che tale dolce a base di tuorli, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e Gran Marnier, viene ancora proposto immutato nel ristorante ora divenuto Al Fogher.
Ci sono molte altre voci meno comprovate sull’origine trevigiana del dolce tra queste c’è chi sostiene che il dolce sia nato negli anni ’30 del novecento in un bordello della Cae de Oro altri invece sostengono che già nel ‘800 un pasticcere di Treviso per riuscire a vendere i molti panettoni li aveva resi più appetibili imbevendoli a pezzi nel caffè e farcendoli poi con la crema al mascarpone.
Dopo il Veneto ci spostiamoci in Friuli Venezia Giulia dove Norma Pielli dell’albergo Roma di Tolmezzo negli anni 50 rivisitò la ricetta del libro di Pellegrino Artusi il Dolce Torino sostituendo con mascarpone e caffè il burro e l’alchermes e creando un dolce che chiamò Tirimi su.
Secondo altre fonti invece già intorno agli anni ’40 al ristorante Al Vetturino di Pieris in Gorizia Mario Cosolo introdusse il dolce Tireme su Coppa Vetturino, dolce che si era aggiudicato nel 1939 la vittoria come miglior dessert presentato al re Vittorio Emanuele sul panfilo reale Savoia. Tale dolce tuttavia presentava delle varianti rispetto al tradizionale tiramisù avendo una mousse di cioccolato e il pan di Spagna imbevuto nel marsala.
Persino dagli Stati Uniti giungono voci che ne reclamano la paternità. Una storia che parte però sempre dall’Italia per approdare a Baltimora nella Pasticceria Piedigrotta Bakery, qui l’italiano Carminantonio Iannacone rivendica la primogenitura del suo tiramisù preparato a nel ’69 a langozzo Silea vicino a Treviso. Il suo nome appare per la prima volta nel 2006 quando il David Rosengarten, pubblica sul Food Network un articolo intitolato “l’uomo che ha inventato il Tiramisù (The man who invented Tiramisù).
Nonostante tutte le dispute sulle origini il Tiramisù resta un dolce eterno che unisce tutto il mondo per la sua semplicità e bontà. Un dolce che le mamme italiane da nord a sud preparavano e preparano tuttora ai loro bimbi per tirarli un po, un dolce semplice e veloce ma per nulla banale.