L’origine del Tiramisù

Probabilmente non tutti lo sanno, ma il Tiramisù è il dolce italiano più conosciuto al mondo. Non soltanto il dessert in sè, ma anche il suo stesso nome. Quest’ultimo deriva dall’espressione dialettale “Tirame su”, la quale trova la sua origine nella città di Treviso. Questo modo di dire è stato italianizzato semplicemente con il nome Tiramisù. Come è facile intuire, l’espressione è un invito ad aumentare la propria forza fisica o il proprio umore, ed è effettivamente questo il risultato che si spera di ottenere gustando il prelibato dessert.
Si racconta che il dolce sia stato ideato tra il Settecento e l’Ottocento dalla padrona di un bordello situato presso il centro storico di Treviso. La storia è davvero curiosa in quanto si narra che la signora abbia realizzato il Tiramisù per la prima volta al fine di sfruttare il suo potere afrodisiaco. Tanti tra i clienti, una volta lasciato il locale, dovevano tornare alle rispettive famiglie e adempiere ai propri doveri coniugali. Spesso era difficile poterlo fare dopo gli incontri con le amanti: addirittura si dice che scendevano le scale quasi barcollando! Grazie al Tiramisù gli uomini riuscivano a recuperare tutto il vigore perso alla fine della serata. Il dolce sembra quindi essere nato come viagra naturale servito ai clienti dei bordelli. L’unicità di questo prezioso dolce non si nota quindi soltanto nel suo sapore singolare, ma anche dalle sue origini.
Ad avvalorare la leggenda che sta alla base della nascita del Tiramisù sono i suoi ingredienti. Si tratta infatti di una serie di elementi altamente calorici e molto nutrienti. Nella ricetta si trovano appunto uova, mascarpone, zucchero, savoiardi, caffè e cacao. In più la preparazione del dolce è particolarmente semplice e può essere eseguita da chiunque. Ciò significa che non è necessario essere un grande chef per realizzare un buon Tiramisù, quindi può perfettamente essere stato inventato, come racconta la storia, da una donna semplice.
Il Tiramisù ebbe presto una rapida diffusione e subito, in una piccola locanda del tempo situata nella piazzetta Ancilotto, divenne il piatto forte all’interno del menù dei dolci. Questo luogo era situato esattamente nel locale oggi conosciuto come ristorante Le Beccherie.
Non si è parlato del Tiramisù nei libri di storia e di cucina fino alla seconda metà del Novecento. Soprattutto i trevigiani hanno mantenuto nascosti i veri motivi della sua nascita. L’assenza del dolce negli scritti antecedenti al 1950 potrebbe anche far sospettare la non veridicità della sua presenza in quel periodo (rendendo falsa anche la leggenda). In realtà abbiamo completa testimonianza della sua esistenza all’inizio del Novecento grazie alle dichiarazioni degli ultraottantenni che oggi affermano di aver preparato e gustato il dolce in giovane età. Tuttavia inizialmente era conosciuto e mangiato soltanto presso Treviso. A causa della mancanza dell’elettricità, non era possibile conservare il dolce per lungo tempo (ricordiamo che è necessario porlo in un ambiente molto freddo, quindi in frigorifero). Per questo motivo, ogni qualvolta veniva preparato, bisognava consumarlo al momento.
L’origine veneta (e trevigiana) del dessert si nota anche da alcuni suoi aspetti peculiari, a cominciare dall’impasto. Questo si realizza sbattendo il tuorlo d’uovo con lo zucchero. Tale tecnica è tipica della preparazione di alcuni ricostituenti da parte delle famiglie trevigiane dell’epoca. Praticamente partendo da questo ricostituente si è giunti al Tiramisù, aggiungendovi gradualmente i restanti ingredienti. In particolare sappiamo che cacao, caffè e mascarpone erano presenti sia nella sua ricetta che in quella di altre pietanze già prima della Seconda Guerra Mondiale. Per quanto riguarda i biscotti savoiardi, questi sono stati aggiunti successivamente, in quanto in origine il Tiramisù veniva preparato con biscotti friabili fatti in casa. Oggi i savoiardi si sposano perfettamente con la ricetta dato che vengono spesso offerti a chi risente di debolezza fisica.
Si può quindi osservare come il Tiramisù che gustiamo oggi non è completamente identico a quello che veniva preparato in origine, ma è un’evoluzione di quel dessert appartenente alla tradizione trevigiana.
Le informazioni che abbiamo oggi riguardo al Tiramisù e alla sua storia sono contenute per la maggior parte nelle ultime opere dello scrittore Giovanni Comisso, originario proprio della città di Treviso. Si tratta del letterato, vissuto tra l’Ottocento e il Novecento, maggiormente istruito rispetto al dolce. Nelle sue memorie egli racconta come sua nonna, discendente del Conte Odoardo Tiretta, era particolarmente devota al Tiramisù, consumandone abitualmente una porzione durante le cene invernali. Con questo abbiamo la conferma definitiva della presenza del prelibato dessert già nel corso degli ultimi anni dell’Ottocento.